Un viaggio epico, uno spettacolo di fuoco accompagnato dalle armonie medievali

Il Gruppo Musici e Focolieri della Contrada San Giorgio, vede la sua cellula originaria in un gruppo di volenterose ragazze che, già nel 1969, decisero di accompagnare il Corteo Storico della Contrada in occasione dei festeggiamenti della Sagra delle Castagne, festa storico rievocativa che si svolge le prime tre settimane di ottobre di ogni anno, con il suono dei loro tamburi.

Col passare del tempo, a seguito di attenta ricerca storica, sono state introdotte anche le chiarine che hanno arricchito la struttura musicale dei cortei e delle manifestazioni che accompagnano.

All’originaria funzione si è imposta negli anni la componente coreografica e la nascita di piccoli spettacoli con l’obiettivo di rievocare le esercitazioni e gli schemi che preparavano i plotoni di soldati alla battaglia. Il ruolo dei tamburi e delle trombe, infatti, era quello di accompagnare in battaglia il vessillo del signore e di scandire la marcia degli armati.

La natura “combattiva” della Contrada stessa, che ripropone durante i festeggiamenti annuali le vicende di San Giorgio che sconfigge il Drago e libera dalla bestia la città libica di Silene, ha fatto si che il Gruppo stesso si identificasse sempre di più nell’elemento dell’epico animale; il fuoco.

Nel tentativo, fino ad ora egregiamente riuscito, di arricchire le coreografie con giochi di luce e di fuoco il Gruppo fa nascere al suo interno quella che ora si è imposta come sua caratteristica propedeutica, i focolieri.

La natura giullaresca dei primi anni viene pian piano sostituita con giochi tipici degli sputa fuoco e con un numero sempre crescente di oggetti, costruiti interamente a mano, che arricchiscono le coreografie e che rendono il Gruppo dei focolieri sempre più un’attrattiva unica nel suo genere.

Essi infatti si distinguono dai normali spettacoli degli artisti di strada per la capacità di integrarsi con le musiche proposte dai musici medievali sfruttando le cadenze e le armonie per creare un vero e proprio spettacolo di “fuoco in musica”. E gli sforzi sono ben lontani dal cessare.

Già dal 2014 si è vista, in occasione dello spettacolo a loro dedicato durante la festa del paese, la presenza di trampolieri. Il tutto potrà sembrare ad un lettore smaliziato qualcosa di non troppo esaltante. Il merito che va dato a questi ragazzi però è la pazienza e la ricerca profuse sia in ambito musicale che nella realizzazione e l’uso degli strumenti, visto che sono tutti autodidatti e non hanno seguito corsi di specializzazione organizzati esternamente al gruppo. I musici, dal canto loro, stanno lavorando alacremente per portare agli occhi dello spettatore uno spettacolo sempre più completo e per allietare le orecchie di chi ascolta con melodie monofoniche e polifoniche sempre più attinenti storicamente e soprattutto sempre più complesse.

Un lavoro che si svolge con abnegazione anno dopo anno per rubare un sorriso, una smorfia di stupore o al massimo il fatidico e soddisfacente applauso del pubblico.

Fiamme e suoni ad incendiare la notte